Spigolature 03/2012

On 20/03/2012 by Nicola Focci

scusi, da che parte lo porta?

Il corpo macchina, s’intende!
Siamo abituati alle cinghie fissate su occhielli laterali; e quindi a portare la nostra macchina intorno al collo (ma il collo stesso non ringrazia), su una spalla (ma non garantisce la sicurezza dell’apparecchio), oppure incrociando le cinghie sul petto (ma portare la macchina all’occhio per scattare diventa più scomodo). Esiste però un ulteriore sistema di fissaggio alternativo agli occhielli laterali: sfruttare il foro filettato per il treppiede. Può apparire bizzarro, ma consente un rapidissimo accesso alla macchina, peraltro mantenendone l’obiettivo girato verso il basso per una maggiore sicurezza del medesimo. Esistono già sistemi commerciali basati su questa idea, ma i ragazzacci di DIY Photography hanno pubblicato un interessante articolo che spiega come costruirlo da sé con pochi spiccioli:

cloud computing

Per chi ancora non lo conoscesse, Dropbox è un sistema di archiviazione remota molto comodo. Una volta caricato un file sulla propria cartella Dropbox, esso diventa accessibile da qualunque dispositivo collegato ad Internet, attraverso un opportuno client disponibile gratuitamente per tutte le piattaforme.

Al momento dell’iscrizione (gratuita), si ricevono 2 GB di spazio. Sufficienti per fare qualche backup, e per condividere i propri files con altre postazioni di lavoro o amici/colleghi. Va da sé che, per un fotografo, questo spazio condivisibile può essere prezioso in molti modi. E’ poi possibile aumentarlo o invitando altri utenti, o acquistandolo.

il chuck norris della fotografia

Seguo assiduamente il blog di Ken Rockwell, ricco di informazioni interessanti e recensioni approfondite. Naturalmente, Rockwell scatta anche delle belle foto, o perlomeno a me non dispiacciono  –  eccezion fatta per il tanto da lui sbandierato scatto del Mono Lake: saranno anche colori originali, ma (almeno a me) sembra una scenografia di Star Trek.

A volte, comunque, Rockwell si lascia andare ad affermazioni alquanto… draconiane. Drastiche a dir poco, come se la verità l’avesse in tasca solo lui. Non a caso il popolo dei forum ha scritto per lui la parodia del “Chuck Norris della fotografia”, tradotta in italiano nel link sottostante. E’ una lettura splendida: alcune definizioni mi hanno fatto davvero ridere per minuti…

Comments are closed.