Pellicola e aeroporti: facciamo chiarezza

On 22/07/2013 by Nicola Focci

E’ un grande classico, ovvero una leggenda metropolitana che spaventa chi vorrebbe approcciare alla fotografia analogica: “le apparecchiature di sicurezza degli aeroporti rovinano le pellicole con i loro raggi X”. Quindi non è possibile viaggiare col nostro prezioso supporto chimico.

Premettendo che nei miei viaggi “analogici aerei” non ho mai sofferto alcun tipo di problema o velatura, vediamo cosa dicono gli esperti del settore, ossia mamma Kodak. Che prima di infilarsi in cattive acque, redasse questa sorta di “bibbia”: Baggage X-ray Scanning Effects on Film.

Bagaglio a mano sì, bagaglio in stiva no

Aggiornato al 2003 e quindi anche dopo l’11 Settembre, esso in sintesi stabilisce che:

  • I livelli di raggi X impiegati nel controllo del bagaglio a mano non sono pericolosi per le pellicole.
  • Al contrario, il bagaglio in stiva viene controllato con dosi più massicce di raggi X, potenzialmente in grado di velare le pellicole di sensibilità più elevata (400 ISO e oltre). Il danno si presenta con bande intense e/o aumento di grana:


Ne consegue questo consiglio:

E’ meglio portare le pellicole (impresse o meno, caricate sulla fotocamera o meno)
nel bagaglio a mano.

In questo modo si eviterà qualunque tipo di problema.

Qualora il bagaglio a mano debba essere imbarcato in stiva, è opportuno stralciare le pellicole e portarle a bordo con sé.

I sacchetti speciali

Esistono anche sacchetti di materiale resistente ai raggi X nei quali inserire le pellicole. Spesso però questi sacchetti finiscono per insospettire gli addetti col risultato che li fanno ripassare nella macchina di controllo (o ne aumentano la potenza), sì da annullare potenzialmente l’effetto della protezione.

Cartelli e ispezione manuale

Do Not Xray LabelIn qualche caso io ho mostrato agli addetti le pellicole in una busta trasparente dove avevo infilato il cartello “Do Not X-Ray” (immagine a sinistra, cliccando si va al sito Kodak dove è possibile scaricare il PDF), richiedendo un’ispezione manuale fuori dall’apparecchio di scansione.

A volte è servito, nel senso che hanno controllato i rullini esternamente. Altre volte mi è stato semplicemente risposto che la macchina non era dannosa, e che dovevo lasciare le pellicole nel vassoio di ispezione – senza “se” e senza “ma”.

In questo (e in ogni) caso, ritengo sia inutile fare la voce grossa e pestare i piedi. Infondo, gli addetti alla sicurezza stanno solamente facendo il proprio lavoro, e non è certo loro missione nella vita quella di rovinarvi le pellicole.

La mia esperienza

Devo comunque ribadire che, nella mia esperienza di pellicole bianco e nero sino a 400 ISO trasportate nel bagaglio a mano, non ho mai avuto alcun tipo di problema.

Nemmeno quando, di ritorno da Berlino, un addetta dell’aeroporto tedesco è rimasta perplessa di fronte alla mia Rolleiflex – che conteneva un rullino esposto – e l’ha voluta passare due volte nel macchinario.

Chissà che pensava fosse…

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