I ragazzi (Fuji Guys) irresistibili

On 20/12/2013 by Nicola Focci

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Non so se conoscete i Fuji Guys, Billy e Greg: due simpatici personaggi di Fuji Canada che pubblicano videorecensioni sicuramente ben fatte e gradevoli. Il loro inglese è piuttosto comprensibile (almeno per le mie scarse capacità) e hanno un grosso seguito.

Il fattaccio

L’altro giorno il buon Billy ha però pensato bene di spingersi nel periglioso mare della diatriba “analogico vs digitale”, pubblicando un tweet (link rimosso):

Vi piace ancora fotografare con la pellicola, ma non riuscite più a trovarla. Perché non provare la 100S 😉

…aggiungendo in calce il link a questo articolo “Fuji X100S – Film Emulator”  (John Veldhoen) che è ancora meno politically correct:

I fotografi analogici sanno di poter ottenere buoni risultati col digitale, ma ancora si aggrappano alla loro antiquata pellicola, borbottando difese vergognose basate sulla gamma dinamica, e facendo assurde affermazioni circa la maggiore autenticità della pellicola rispetto alle immagini digitali. Che sciocchezza.

Reazioni

Inutile dire che il tweet  ha immediatamente scatenato una pletora di risposte.

Ne cito qualcuna:

  • Perché scattare con la pellicola è meglio. Ecco perché. (Richard Bellia)

  • Cari Fuji Guys, non riuscirete a vendere macchine digitali ai fotografi analogici cui avete messo fuori produzione le vostre pellicole. (JohnnyPatience)

  • Non trovate pellicole? Avete provato in un negozio specializzato? (Daniel VanDurmen)

  • La X100S non è una cattiva fotocamera. Questo tweet è una c@xxata. (William Denson)

  • Francamente, questo tweet è aria che esce dalla parte sbagliata. (ehm… questo l’ho scritto io!!).

Ok, forse sono stato un po’ diretto… però credo proprio che il buon Billy dovrebbe seguire un corso di marketing. O forse smettere di fare comicità.

Spingere un fotografo analogico all’uso di un dispositivo digitale, è già di per sé un’impresa; ma farlo asserendo che la X100S (peraltro ottima macchina digitale, sia chiaro) sia un valido sostituto, rasenta la follia.

Il motivo è semplice:

  • Chi sceglie la pellicola, lo fa anche (se non soprattutto) per il processo, e non solo per il risultato finale.
  • Lo fa perché le fotocamere analogiche forniscono un’esperienza tattile, “manipolativa”, sonora e persino olfattiva, impagabile.
  • Lo fa perché il processo analogico è più lento, e quindi richiede maggiore attenzione e cura, finendo per diventare istruttivo ed appagante.
  • Lo fa perché processare e maneggiare un negativo ed una stampa chimica, restituiscono sensazioni fisiche impossibili da ottenere con un file digitale.
  • Lo fa per tanti altri motivi sui quali mi sono dilungato a sufficienza nel mio e-book, e che non necessariamente dipendono dal risultato finale percepito dal solo occhio. 

Insomma, qui non si tratta di far guerre di religione, ma di paragonare due tecnologie diversissime in termini d’esperienza d’uso. Non è difficile da capire. O forse non lo si vuole capire…

 Epilogo

Il buon Billy ha poi chiesto scusa per il tweet:

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…che è stato cancellato (prima che mi ricordassi di farne uno screenshot per questo articolo!).

Tutto è bene quel che finisce bene? Mah, forse sì. Almeno sino alla prossima diatriba…

2 Responses to “I ragazzi (Fuji Guys) irresistibili”

  • Mah, caro Nicola, secondo me già il fatto che si tenti di simulare la pellicola è indice che non solo resiste e resisterà a lungo ma che in fin dei conti era ed è così interessante scattare a pellicola che chi scatta in digitale (e te lo dice uno che scatta “anche” in digitale) sente il bisogno di emularla.

    Cioè se fosse una tecnica arcaica e superata che bisogno ci sarebbe di emularla? Non si è mai visto ad esempio che quelli della Microsoft sentano il bisogno di costruire un bell’emulatore MS-DOS oggigiorno.

    Indirettamente i Fuji Guys non fanno altro che testimoniare la bontà della pellicola…. Se poi loro della Fuji non riescono a trovare le pellicole potrebbero sempre rivolgersi alla Kodak che recentemente è anche uscita dal Chapter 11 e magari qualche vagonata di pellicole riescano a consegnargliela in tempo per Natale!

    Buon Feste

    • Direi che il tuo paragone dell’MS-DOS è perfettamente centrato! I tuoi commenti sono sempre chirurgicamente impeccabili.
      Sostenere che una simulazione Velvia della X100S a monitor è uguale ad una diapositiva Velvia proiettata, significa ragionare in modo molto approssimativo, o meglio confrontare pere con le mele. Secondo me non ne abbiamo bisogno. La X100S è un’ottima macchina nel proprio ambito, ed è lì che andrebbe valorizzata…
      Auguroni anche a te! 😉