Shit happens (ovvero ‘chi non ha testa ha gambe’)

On 25/04/2014 by Nicola Focci

Santuario della Madonna di San Luca, Bologna, Aprile 2011

Era un luminoso Sabato mattina di inizio primavera, tre anni fa. Mi ero alzato presto per andare a fare un po’ di fotografie, stando attento a non svegliare mia moglie che dormiva della grossa.

Non avevo ancora stabilito la destinazione e quindi ci pensai mentre facevo colazione. Dove si va?

“Lì ci son già stato; là è troppo lontano; lì non so mica se è interessante; là c’è il custode iracondo…”

Alla fine optai per una meta abbastanza banale: il Santuario di San Luca.

Per chi non lo sapesse, San Luca  è un vero e proprio punto di riferimento per noi bolognesi. Finito di costruire nel 1765 sul Colle della Guardia (300 metri slm), domina la città ed è ben illuminato, quindi visibile anche da lontano.

Per noi bolognesi, vedere San Luca quando si rientra da un viaggio significa essere a casa.

Avevo quasi finito di preparare lo zaino la sera prima, e mancava solo la reflex, la fida (allora) Canon EOS 40D.

L’agguanto, chiudo lo zaino, metto tutto nel sottosella dell’altrettanto fido Honda Silver Wing 400, e parto.

Da casa mia al Santuario son circa 30′.

Arrivo là, e la giornata è splendida: sole pieno.

Mi trovo dunque al cospetto del Santuario.

Santuario di San Luca, Bologna, Aprile 2011

Prendo la Canon, monto il Tokina 11-16 f/2.8, inquadro l’insieme dell’edificio, e scatto.

Niente.

Controllo sul retro l’interruttore di accensione: è su “on”. Riprovo.

Niente!

La macchina è completamente morta: l’autofocus non si muove, lo specchio non si alza, insomma è proprio esanime.

Possibile che mi si sia rotta la reflex?? L’ho comprata che era “usata ma tenuta bene” (come diceva il mio compaesano Luca Carboni)…

Poi mi viene un dubbio orrendo.

Apro lo sportello della batteria: il vano è vuoto.

Avevo messo la batteria in carica la sera prima, e l’ho dimenticata a casa, sul suo ‘carichino’!

Ma… uno così “precisino” come te, non ne ha una di scorta?

Sì, ma è nell’altro zaino!

Mumble mumble… e adesso?

Che si fa con una reflex digitale priva di batteria?

A parte sbattermela sulla testa? Direi nulla!…

Non m’è rimasto che:

  • rimontare in sella,
  • fare altri 30′ di strada,
  • entrare in casa con le movenze di un ninja per non svegliare mia moglie (che stava ancora dormendo),
  • prendere la batteria famosa (anzi tutt’e due già che ci siamo),
  • fare altri 30′ di strada e tornare là.

E m’è andata di lusso perché non distavo troppo da casa.

Che dire?

Oggi sono contento di usare apparecchi meccanici privi di batteria!!

Santuario di San Luca, Bologna, Aprile 2011

2 Responses to “Shit happens (ovvero ‘chi non ha testa ha gambe’)”

  • Eheh è capitato anche a me ma purtroppo ero a più di 30min. Quindi mi sono solo potuto godere il posto senza foto. Comunque il posto sembra molto interessante magari un giorno mi farai da guida e facciamo qualche foto insieme ma con le Rolleiflex questa volta 🙂