Umbria 2016 in bianco e nero (mezzo digitale…)

On 25/04/2017 by Nicola Focci

Alla fine mi son deciso ad acquistare uno scanner (Reflecta ProScan 10T) ed acquisire i negativi 35mm che ho scattato in Umbria l’estate scorsa.

Ho usato Vuescan, e fatto giusto un paio di regolazioni con Gimp (curve, maschera di contrasto).

Nel complesso sono soddisfatto dei risultati: credo d’esser riuscito a dare una lettura abbastanza originale di quei (bellissimi) luoghi, senza scadere eccessivamente nella cartolina fine a sé stessa.

Ma, soprattutto, è stato emozionante riprendere in mano questi negativi dopo diversi mesi, e ripercorrere quelle sensazioni… anche col senno di poi (a Norcia e Castelluccio di Norcia andammo il 21 Agosto, nove giorni prima del terremoto).

Quanto agli aspetti squisitamente fotografici e operativi, confesso di essere ancora (o se vogliamo nuovamente) deluso dal 35mm.

Ho provato a stampare in camera oscura un paio di questi scatti, anche se su politenata, e… non sono proprio riuscito a ritrovare la qualità e l’incisività del medio formato – come credo sia logico. Semplicemente, il 35mm non regge il passo… e ovviamente parlo del genere di fotografia che interessa me.

Poi non metto in dubbio che scattare col 35mm sia divertente ed anche pratico! La mia Voigtländer Bessa R s’è comportata bene, anche se il Canon 50/1.8 soffre i riflessi (sciaguratamente non avevo un paraluce) mentre lo Skopar 25 è quasi perfetto. Ma continuo a pensare che il piccolo formato sia, almeno per le mie esigenze, specialistico e limitato. Lo ritengo senz’altro valido per condividere scatti di progetti “minoritari” o estemporanei; ma… non mi riesce proprio di uscire “dal tunnel” della Rolleiflex, del 6×6, e del formato quadrato!

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