Parto

On 09/04/2013 by Nicola Focci

La scorsa mattina ho ritirato dal corniciaio le foto del progetto fotografico che considero “il primo” nell’ambito del mio personale punto zero.

Si tratta di 12 fotografie formato quadrato con dimensione 16×16, che ho stampato da me su carta baritata, ed ho fatto inserire in un sandwich formato da una base di cartoncino e un passepartout color crema (la foto non rende assolutamente giustizia!).

Il corniciaio (che opera nel mio paese, Sasso Marconi) ha fatto davvero un lavoro eccellente.

Per me, si è trattata di una grande soddisfazione.

Ho lavorato in camera oscura quasi ininterrottamente da Ottobre (anche per impratichirmi nella stampa), senza pubblicare più nulla sul mio sito Flickr, proprio per arrivare qui: un manufatto fisico che potesse parlare per me, reale e concreto… e in grado di dire “questo sono io”. A prescindere dalla qualità delle fotografie.

Solo l’altra mattina, tenendo queste stampe montate fra le mani, ho capito che non è stata fatica sprecata. Che è stato opportuno prendersi questi mesi per “sciacquare i panni in Arno” (come diceva Manzoni).

Su questo sito, e non appena avrò pronto anche il secondo progetto (le cui stampe baritate in questo momento sono sotto due grandi pile di libri per spianarsi!), pubblicherò le scansioni di queste fotografie incorniciate. Farò anche una revisione in toto del sito stesso – sia graficamente che nei contenuti, per renderlo coerente con questa nuova impostazione.

E il primo passo per un mio nuovo cammino artistico sarà ufficialmente compiuto! Perché in futuro i miei progetti saranno tutti così… e per la loro fruizione, cercherò dei luoghi fisici al di fuori della rete.

Poi, chiaramente, io non ho alcuna pretesa. So bene di non avere il fiuto di Daido Moriyama o le capacità in stampa di Ansel Adams o la visione di Bill Brandt. Però, e sinceramente, a me non interessa. Io faccio fotografie per scrivere (con la luce) di me. La prima finalità è quella di essere soddisfatto di me stesso, di sentirmi realizzato. I margini di miglioramento sono abnormi, ma non mi spaventano.

Il resto – se c’è della “ciccia” – verrà da sé.

Non contare i giorni; fa in modo che i giorni contino. (Muhammad Ali).

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