L’esperimento ‘Oliviero Stronzani’ su Twitter
Consideriamolo un esperimento sociologico-fotografico: ho creato un account Twitter politicamente e fotograficamente scorrettissimo, Oliviero Stronzani, per disseminare la rete di commenti… e vedere come avrebbero reagito gli utenti.
Sapevo che in poco tempo sarei stato sospeso per aver violato le regole; e così infatti è stato. Oliviero è sopravvissuto poco più di 48 ore!
Però mi interessava sperimentare le possibili reazioni… anche per confrontarle con quelle che, tipicamente, ho io quando mi trovo “bersagliato” in rete.
Le provocazioni
Ecco alcuni messaggi del buon Oliviero.
Vorrei sicuramente (e lo penso davvero) chiedere scusa a tutti coloro che sono state ignare vittime del mio esperimento!! Potete tranquillamente insultarmi nei commenti: me lo meriterei!
(Cliccare sulle miniature per ingrandire)
Naturalmente, sono critiche feroci e che – stante il mio carattere – mai avrei sollevato. Però mi è capitato di riceverne.
Le reazioni
Esse sono state fondamentalmente di tre tipi:
1) Reazione uguale e contraria
Qualcuno ha voluto rispondere in maniera abbastanza seccata, a volte pure sovradimensionata (“Ammazzati!”).
Questi utenti evidentemente non hanno resistito alla provocazione ed hanno pensato bene di rendermi pan per focaccia. Magari hanno anche fatto a Twitter una segnalazione per “menzione indesiderata” (da qui il procedimento di sospensione).
2) Indifferenza
La maggior parte dei “bersagli” ha preferito il silenzio, sic et simpliciter.
Mi ha cioè bellamente ignorato… salvo eventualmente segnalarmi (ma questo non posso saperlo, perché Twitter non fornisce all’utente sospeso le motivazioni esatte del provvedimento).
3) Replica intelligente
Qualche utente ha invece risposto in modo umoristico e intelligente, senza svilirsi ma trovando un lato “sensato” nelle parole del fetentissimo Oliviero.
Un utente per esempio ha risposto così di fronte alle mie critiche su alcune parti della sua foto: <<A ben guardare, c’è anche di peggio…>>. In tutta sincerità, l’ho ammirato moltissimo. (Fossi stato un vero provocatore, mi sarei infuriato).
Morale della favola
Il mio piccolo esperimento mi ha insegnato alcune verità. Apparentemente semplici, ma assolutamente da tenere in conto.
Sai che novità, direte voi. Ed è sempre stato così sin dalla sua nascita.
Ma non illudiamoci che esista qualche “isola virtuale felice”, o qualche forum esente da “Troll”, o qualche social network vergine. Tutta la rete è così. Bisogna farci il callo.
Twitter (social network che personalmente adoro) non è esente: anche qui esistono persone il cui unico scopo è quello di rompere le balle al prossimo. Si divertono così, ed è la loro ragione di vita… probabilmente perché non ne hanno una vera, di vita, fuori dalla Rete.
La “Legge del Taglione” non funziona. Inutile, cioè, confezionare una risposta col ferro e col fuoco, rancorosa e infuirata.
I personaggi come Oliviero Stronazani sono dei provocatori professionisti: hanno sicuramente più voglia e determinazione. E anche più tempo… perché lo impiegano quasi tutto lì.
Insomma, è una battaglia persa in partenza.
Alzi la mano chi non l’ha mai provato anche nella vita reale! Vale anche in Internet: non c’è niente di peggio, per un provocatore, di ricevere una risposta garbata e intelligente.
Queste persone si nutrono di odio; e viene a mancare, in questo modo, il loro sostentamento. La replica finirebbe per diventare sterile, e non ci sarebbe gusto.
La fine di Oliviero
L’utente sospeso su Twitter non è più visibile. Quindi gli screenshot di cui sopra sono accessibili solo all’utente stesso cioè me.
Al momento, Oliviero è come vaporizzato.
Twitter prevede la possibilità di riattivare il profilo se accetti una condizione tipo “Non lo farò più, giuro giurin giurella”. Ma per me l’esperimento è concluso.
Oliviero non rispecchia minimamente ciò che davvero sono (del resto il mio account Twitter “reale” ha nome e cognome “reale”) quindi può tranquillamente restarsene nell’oblìo.
Alla fine, insomma, l’utente del “Ammazzati!” l’ha avuta vinta! 😀
Complimenti! Hai appena scoperto l’acqua calda (vale a dire il trolling)!
Comunque, a parte gli scherzi, se i tuoi commenti erano tutti al livello di quelli che hai messo nelle immagini, non erano poi così terribili… si legge di molto peggio tutti i giorni. Quelli che si sono arrabbiati evidentemente non erano molto abituati all’uso del web…
Sai, in 140 caratteri è poi difficile anche dilungarsi in “trollaggini”. Twitter in queste cose è un po’ più selettivo che non (per dire) Facebook o i forum.
Ciò non toglie che si possa riuscire ad essere insopportabili pure lì… 😉