Il mio “365 project”

On 26/01/2012 by Nicola Focci

(L’articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale).

Plinio il Vecchio

“Nulla dies sine linea” scriveva Plinio il Vecchio: non un giorno senza una riga.

La versione fotografica di questo aforisma, è probabilmente il “365 project”.

Per chi (ancora) non lo sapesse, un “365 project” consiste semplicemente nel fare una fotografia ogni giorno, per trecentosessantacinque giorni. Utilizzando chiaramente un filo conduttore a piacere, ma con l’impegno e la costanza necessari a non mancare nemmeno uno scatto su trecentossesantacinque.

Perché impegnarsi in questo tipo di progetto?

Beh, trovo che il “365 project” sia una sorta di “riconciliazione” tra la fotografia (che congela un istante) e la vita reale (che è fatta di istanti infinitesimi collegati). Un progetto che illustra un anno di vita, e, se vogliamo, rappresenta un diario… in cui non conta tanto la qualità dello scatto in sé, quanto la storia che esso racconta, nell’ambito di una sequenza.

Oltre a questo, vale la citazione fatta all’inizio. L’occhio è come un muscolo: più lo si esercita, e più si fortifica.

Il mio “365 project” è cominciato il 30/11/2011 e finirà il 29/11/2012.

L’ho collocato su un blog Tumblr, qui: http://nicola365project.tumblr.com.

Come fotocamera, utilizzo quella che sicuramente avrò sempre con me: l’iPhone. Uso Hipstamatic con la funzionalità del “Shake to randomize”, per aggiungere un po’ di spezie all’intera pietanza.

Ma quali sono le criticità di tale tipo di progetto?

Da quello che ho letto e per quanto posso intuire, un “365 project” ha due grosse sfide: identificare l’oggetto, e garantire la continuità.

L’oggetto nel mio caso è semplice e banale: me stesso (o se vogliamo la mia vita). Le foto devono avere una costante, ed una soltanto: presentare me (o parte di me) nell’inquadratura. Il resto, dipenderà dal contesto o da quello che stavo facendo o da chi stavo incontrando, giorno per giorno.

Quanto alla continuità, beh, credo che sia una bella sfida. Scattare una foto ogni santo giorno, senza saltarne mai uno: sembra facile, ma scommetto che ci saranno giorni in cui alle 23:59 mi ricorderò che ho dimenticato di farla! E allora bisogna tenere duro e perseverare. Credo che i risultati finali – anche solo per se stessi – ripagheranno questa coerenza.

AGGIORNAMENTO 15/04/2012

La foto numero 107 (15/04/2012)

Sono arrivato circa a un terzo di questo progetto.

Come mi aspettavo, è cosa più impegnativa di quanto si possa pensare! Non è facile trovare un soggetto decente tutti i giorni… tanto più se  – come mi sono imposto – deve includere me o parte di me. Quindi riconosco che diversi scatti sono affrettati. Altri però, almeno a mio parere, sono ben riusciti… come quello qui sopra.

Sia quello che sia, è un cimento in cui vale la pena misurarsi!

AGGIORNAMENTO 26/06/2012

Ebbene sì: mi fermo qui. A quota 176… poco meno di metà!
Ho deciso di fermarmi perché stava diventando ormai un obbligo. E la fotografia, per me, deve essere una passione… non un obbligo.

C’erano quindi giorni in cui mi sentivo come se dovessi timbrare il cartellino… Non è una bella sensazione.

Che dire?, è stata un’esperienza interessante, qualche bello scatto l’ho anche tirato fuori, ma bisogna evitare che la quotidianità si mangi l’obiettivo.

Tanti complimenti a chi ha portato l’idea fino in fondo e c’è riuscito: io mi fermo. E lo ammetto senza particolare imbarazzo.

Chissà, forse un domani ripeterò l’esperienza, anche se diluendola (es. una foto la settimana).

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