Utah
Terza ed ultima tappa del mio viaggio agostano nel West USA: i parchi dello Utah.
Qui abbiamo visto davvero parecchia roba… a cominciare dalla mitica Monument Valley, già teatro di tantissimi film western girati da Hollywood negli anni d’oro (c’è pure il punto panoramico dedicato a John Ford!) e di miei personalissimi déjà vu.
Come scrivevo nel post a consuntivo sul viaggio, conviene sicuramente acquistare una visita guidata in loco: sebbene costi un po’, consente di recarsi in luoghi non aperti a tutti come questo:
Inutile dire che la Monument Valley rappresenta a mio parere uno dei “top” di vacanze come questa. E’ imperdibile.
A seguire siamo andati al Dead Horse Point State Park, probabilmente non uno dei parchi più famosi, ma comunque molto interessante per le anse formate dal fiume Colorado e visibili da quasi 1800 metri di altitudine.
Il tempo s’è poi guastato, tanto che del successivo Canyonlands NP abbiamo visitato solo la parte “Island in the sky” (questi parchi sono enormi e c’è davvero tantissimo da vedere: non basterebbe un anno intero!) specialmente per il famoso e rinomato “Mesa Arch“:
Si tratta di uno dei punti dell’universo più fotografati all’alba. Di sicuro la mia fotografia non è un capolavoro, ma sono già contento di essermi staccato dalle centinaia di cliché visibili in rete…
Nella stessa giornata siamo stati anche all’Arches NP dove si trova l’imperdibile “Delicate Arch“, cui siamo giunti quando il sole stava quasi tramontando dietro alle nuvole.
Il sentiero per raggiungere il “Delicate Arch” si percorre in 45′ circa e non è affatto difficile. Ecco: diciamo che l’elevata accessibilità è una costante di tutti questi parchi. Se non c’è la navetta (e c’è quasi sempre), si possono fare anche sentieri molto agevoli e vedere comunque cose stupende.
Il Capitol Reef NP, terzultima tappa del nostro viaggione, si gira interamente in macchina ed è abbastanza riposante. Sorge nel cosiddetto “Fruita Historic District” che fu un importante insediamento dei mormoni negli anni 1895-1947. In un tratto sterrato ho scattato questa fotografia:
Ultimi due parchi prima del rientro a Las Vegas: Bryce NP e Zion NP.
Il Bryce resta ben impresso nelle memorie di tutti i turisti per i suoi incredibili pinnacoli di pietra rossa. La nostra giornata era alquanto uggiosa, ma il parco ci ha comunque regalato non poche emozioni.
Lo Zion, visitato il giorno successivo, è molto interessante anche dal punto di vista storico, perché fu il primo Parco Nazionale degli USA (1919). Noi ci siamo arrivati a fine vacanza, un po’ stanchi, ed avendo visto davvero di tutto… quindi abbiamo forse apprezzato leggermente meno il paesaggio, comunque molto interessante, anche per via della pioggia che pure quella notte era caduta piuttosto abbondante.
Il viaggio si è quindi concluso con il ritorno alla città dalla quale eravamo partiti: Las Vegas.
Avrei voluto fare alcune fotografie anche a “Sin City”, ma l’ho trovata talmente caotica e fuori dalle mie corde, da non essere riuscito a scattar altro che poche foto ricordo con lo smartphone.
Siamo poi rientrati in Italia con un lungo volo con due scali e diverse discussioni con gli addetti al controllo raggi-X.
Che dire, al termine di questo viaggio?
Forse che, purtroppo, il tempo non basterebbe mai. C’è talmente tanto da vedere (anche di “non visto” tra il “già visitato”), che si tornerebbe subito là.
Non è certo dietro l’angolo del vicolo. Ma per fortuna ci sono le fotografie!
A proposito: gli altri scatti dello Utah sono nella pagina di progetto dedicata.
NOTA – Le immagini sono scansioni da stampe ai sali d’argento su carta politenata.