Dietro le quinte: ‘Le Baiser de l’hôtel de ville’ (Robert Doisneau)

On 18/10/2012 by Nicola Focci

La foto, famosissima e stampata in milioni di poster, è la seconda icona di Parigi dopo la Torre Eiffel: un bacio (un po’ appassionato, un po’ casto) con l’Hotel de Ville sullo sfondo, i passanti col basco alla francese, il tipico lampione parigino…

Fu l’autore stesso, il fotografo fracese Robert Doisneau, a spiegare questa poetica riconoscibile in tutti i suoi scatti: <<Quello che io cercavo di mostrare era un mondo dove mi sarei sentito bene… le mie foto erano come una prova che questo mondo può esistere>>.

Peccato che, come si scoprì poi, questo “mondo” era costruito ad arte!

Infatti “Le Baiser de l’hôtel de ville”, scattata nel 1950, è risultata essere una fotografia in posa.

Lo si venne a sapere solo quarant’anni dopo, quando – nel 1992 – due mitomani denunciarono Doisneau per averli ritratti a loro insaputa. Per difendersi in tribunale, Doisneau fu costretto ad ammettere che i due amanti non erano i querelanti, ma nemmeno due sconociuti: si trattava di due aspiranti attori. Compagni sì, ma comunque attori.

I mitomani persero la causa, ma ovviamente si fecero avanti i veri protagonisti dello scatto. In particolare la donna, Françoise Bornet, raccontò il retroscena di “Le Baiser de l’hôtel de ville”. Spiegò che Doisneau li aveva precettati dopo averli visti baciarsi in un caffé: <<Ci disse che eravamo affascinanti, e ci chiese se potevamo rifarlo per la macchina fotografica. La cosa non ci preoccupava: eravamo soliti baciarci spesso, era una cosa deliziosa. Monsieur Doisneau era adorabile, molto amichevole, molto rilassato>>.

Posarono in Place de la Concorde, in Rue de Rivoli, e infine all’Hôtel de ville.

L’icona dell’amore parigino – travolgente e incurante di tutto e tutti – era insomma una messa in scena funzionale.

Certo, questo non toglie nulla all’estro di Doisneau. Che giocò molto su questa ambiguità, su questo dubbio… almeno sino a che ha potuto. Ma resta un grande fotografo; e basta guardare il restante e vasto corups del suo lavoro per rendersene conto.

Va poi detto che la Bornet fu pagata pochi giorni dopo lo scatto con una stampa della stessa foto, firmata dall’autore. Messa all’asta nel 2005, le fruttò 242mila dollari! Insomma: con un certo ritardo, ma i suoi compensi arrivarono.

Il legame tra la coppia forse più famosa della fotografia, invece, non ebbe altrettanta fortuna. La loro storia finì pochi mesi dopo quel fatidico scatto. Lei continuò a fare l’attrice, lui divenne viticultore, ma non ebbero più niente a che fare l’uno con l’altra.

Questo, nel mondo reale.

Nella fotografia (che del mondo reale è sempre una dimensione parallela), la loro storia vive in eterno, in quell’attimo decisivo e congelato da “Le Baiser de l’hôtel de ville”.

 

Fonti:

http://borislimpopo.com/2012/04/14/robert-doisneau/

http://en.wikipedia.org/wiki/Robert_Doisneau

http://www.famouspictures.org/mag/index.php?title=Kissing_Couple

 

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