Il manuale delle (d)istruzioni
E niente, accade che mi son trovato a fare un progettino fotografico insieme al mio amico Fabio, e che a tale scopo ho dovuto utilizzare il digitale a colori.
Infatti l’idea (e ne parlerò di sicuro a breve) prevedeva una certa dose di post-produzione. Usare la pellicola avrebbe significato complicarsi la vita… Forse.
Riprendo dunque in mano, dopo molti mesi, la Canon Eos 40D e il fido 17-40 f/4 L. E subito penso: ammazza quanto pesa! Non è che la mia adorata Rolleiflex sia poi tanto peggio… anzi, delle due direi che è più leggera!
E vabbé.
Andiamo sul campo, e qui comincia la “rumba”.
A me serve il JPEG fornito dalla macchina, oltre che il RAW. Solo che questa è una Canon del 2007: non ha mica Siri!, non basta dirglielo. Dov’è la voce di menù?
Scrolla di qua, scrolla di là..
…ENTER…
…No!!, non è mica questo!, ESC…
…Scrolla ancora…
…non potevano farlo più intuitivo?, pazienza… ah, eccola qui: era nella prima schermata, non era difficile, dài.
Un momento, però. Di JPEG ce ne sono sei tipi!
- Grande/Fine,
- Grande/Normale,
- Media/Fine,
- Media/Normale,
- Piccola/Fine,
- Piccola/Normale.
E mo’?
Recupero il manuale (fortuna che su Evernote avevo archiviato pure quello). Centonovantasei pagine di PDF!, mamma mia, praticamente una stesura di “Guerra e Pace”! Lo scorro, cerco di capirci qualcosa… e alla fine per disperazione scelgo “Grande/Fine”.
OK, siamo pronti a scattare?
Eh no, ancora no. Hai voluto il JPEG?, e allora pedala:
Nitidezza, saturazione, contrasto… e mo’ che ce metto io? Tutto flat, come si dice in gergo tecnico, cioè tutto a zero? Ma andranno poi bene? E se scelgo un preset? Sì, ma quale? “Panorama”? “Immagine fedele”?
Di nuovo per disperazione, scelgo “Fedele.” Mi piace, mi rassicura.
E il bilanciamento del bianco? Azzzz, bisogna settare anche quello… dov’era, pure?
Scrolla di qua, scrolla di là..
…ENTER…
…No!!, non è mica questo!, ESC…
…Scrolla ancora…
… ah, eccolo! Che dire?, è una figata!, posso anche personalizzarlo a piacimento: basta leggere le sole quattro pagine di manuale dedicate a questo singolo argomento!!
Per la disperazione, scelgo “Auto”.
“Fede” e “Auto”: meglio di così!
Finalmente siamo pronti!, si scatta! O no?
Eh no, ci sarebbe ancora una piccola scelta da fare:
Ma dico io… possibile che sulla Rolleiflex io abbia due e dico solo due parametri da regolare, mentre qui mi trovo una ghiera con quattordici posizioni? E adesso quale scelgo?
Vabbé, facciamo “Av”, priorità di diaframma. Che il manuale, “M”, è un delirio.
Ooohhh! Ce la facciamo, a fare ‘sta benedetta foto?
Inquadro, premo a metà il pulsante di scatto, e…
Ma che diav??…
Chi ha spostato il punto di messa a fuoco nel mirino? E sopratutto: come diavolo si fa ad impostarlo?
Torno a consultare “Guerra e Pace”:
Aggiungo qualche altro santo al Calendario, ma finalmente riesco nel mio intento: punto centrale fisso, come lo voglio io.
Ce l’abbiamo fatta.
E’ stata dura, ma ce l’abbiamo fatta.
Clic, clic, clic, clic… “si va via unti”, come diciamo noi a Bologna.
Almeno fino a che non finisce la batteria.
…In quel caso, cosa prevede il manuale? 😀