Lo smartphone per il fotografo analogico
Non mi ritengo un “analogista integralista”, ma credo semplicemente che ciascuno debba utilizzare la tecnologia più idonea per i propri scopi (anche se bisogna comunque conoscerla per giudicarla!).
Posseggo uno smartphone (Apple per la precisione) ormai da 4 anni, e credo possa essere utile anche per chi usa la pellicola.
In passato avevo già parlato di come lo si possa impiegare per visualizzare i negativi (“Usare l’iPhone per visualizzare i negativi”) e come efficace oggetto per scattare istantanee (“Quando lo smartphone è sufficiente”).
La mia recente e breve vacanza in Slovenia e Friuli ha rafforzato quest’ultima opinione, aggiungendone un’ulteriore, come vedremo in fondo.
Scattare istantanee
Ho trovato il mio “combo” ideale con questa ricetta:
- Uso del formato quadrato, per via della mia abitudine in tal senso;
- La funzione HDR dell’iPhone 5, per enfatizzare i particolari in ombra (si tratta in effetti di un HDR piuttosto leggero e per nulla spinto);
- L’app Perfectly Clear, che funziona piuttosto bene nel migliorare la resa globale dell’immagine.
Il risultato è a parer mio perfetto per un snapshot che funga da “diario di viaggio” e sia idoneo alla condivisone in rete.
Certo, impugnare l’iPhone per scattare una fotografia non è comodissimo… almeno per me. Però è molto rapido, e permette di portare a casa l’istantanea anche se il tempo è poco.
Nel caso della fotografia seguente, eravamo affamati e percorrevamo Grado di gran carriera, cercando una trattoria! Ho alzato lo sguardo, ed avuto il tempo di catturare questa simmetria.
In condizioni di luminositò critica, l’iPhone 5 non è certo performante come una fotocamera APS-C o anche una Fuji X10, ma comunque se la cava dignitosamente.
Esposimetro + blocco note
Avevo con me la Rolleiflex e due rullini di HP5 Plus, ed ho tentato questo esperimento: usare l’iPhone come esposimetro e blocco note, mediante l’app “Pocket Light Meter”.
Di sicuro i puristi si stracceranno le vesti, affermando che queste app sono imprecise, ed avrei fatto meglio a portare con me il Gossen Lunasix 3.
Ma io sono un galileiano (!) e mi piace sperimentare.
“Pocket Light Meter” (ma ci sono anche altre app analoghe) ha poi alcuni vantaggi:
- Salva una schermata – visibile nella foto qui sopra – nella memoria del telefono, e volendo anche in Dropbox (se c’è connessione Internet).
- Permette di selezionare l’area su cui esporre con un semplice “tap” del dito. E’ evidenziata dal quadrato rosso nella schermata.
- Registra i dati di esposizione e di orario, utili per analizzare il negativo ed eventualmente retro-agire. (Per quanto riguarda l’orario, mi torna utile un’altra app: LightTrack, per ottenere gli orari di alba e tramonto in base alla posizione e al giorno).
- Memorizza i dati di geolocalizzazione.
- Permette, prima del salvataggio, di aggiungere note (es. “filtro giallo 2x”).
Quali saranno i risultati di questo esperimento? Ancora non li conosco, dato che devo sviluppare i due rullini.
Ma sono curioso di verificarlo!
Bell’articolo! Conoscevo già l’app e la usavo, ogni tanto, anche io per queste cose (pur non essendo un grande utilizzatore di pellicola).
Interessante poter leggere come tu sfrutti a tuo vantaggio queste ed altre funzioni offerte dalle varie app disponibili. Consigli graditi!
Ottimo lavoro!
Grazie Francesco! 😉
Ah si l’iphone io lo uso tantissimo anche nell’analogico ci sono molte app utili a partire dal banale cronometro per finire all’app di Massive Dev Chart dove c’è l’inero data base di Digitaltruth
Grande Domenico! 🙂
Anche io ho installato Massive Dev Chart, ma tendo a non usarlo per un solo motivo: se la temperatura dello sviluppo varia (e può succedere), non riesco a cambiare al volo il tempo che scorre nella app… e devo adeguarmi in modo manuale. A quel punto, uso un cronometro e faccio prima. Però il DB di Digitaltruth è in effetti molto comodo, almeno per farsi un’idea.